I coloni del 1700
La prima colonizzazione dell’epoca “moderna” verso le isole Pontine avvenne, il 30 Ottobre 1734, ed esattamente quando Elisabetta Farnese cedette i diritti sulle isole a suo figlio Carlo. Le migrazioni verso l’arcipelago durarono quasi tutto il 1700 e l’ultima zona ad essere colonizzata fu la zona di “Le Forna”. Come l’attuale centro frutto di una lenta ma precedente colonizzazione, anche Le Forna dovette essere attrezzata. L’impresa fu un po più ardua del previsto, poiché nella zona dell’attuale porto vi erano delle opere anticamente costruite che comunque hanno reso più facile l’opera.
MIGRAZIONI VERSO PONZA
Da Ischia verso Ponza porto
1734
Migliaccio – Tagliamonte – Mazzella – Conte – D’Atri Coppa – Scotti
Da Torre del Greco verso “Le Forna”
1772
Vitiello – Rivieccio – Romano – Aprea – Balzano-Sandolo Feola
Naturalmente vi sono anche altre famiglie che provenivano non solo da Ischia e Torre del Greco ma anche dall’interno della regione Campania di cui non vi è traccia documentata.
La prima opera che venne realizzata alle forna fu “Forte Papa” un piccolo fortino come postazione di avvistamento e difensiva del capo nord dell’isola. La seconda e opera fu la realizzazione dell’attuale strada che collega: Le Forna a Ponza Centro con inizio dei lavori datato intorno al 1772. Naturalmente questa seconda opera va valutata con le dovute proporzioni rispetto la strada attuale.
Altra opera fu lo scavo di una scalinata a picco sul mare di 350 gradini, che porta dalla zona dell’attuale chiesa di Le Forna alla piccola baia di “Cala d’inferno”. La funzione di questa scala era di permettere ai fornesi di avere approvvigionamenti anche via mare, poichè lo sbarco delle merci avveniva nel porto di Ponza e la consegna sull’altro lato dell’isola via terra doveva sfidare pendenze eccessive de inusuali anche per piccoi carri.
Nel 1758 Ferdinado di borbone concesse in enfiteusi anche Palmarola ai primi 31 coloni che erano arrivati a Ponza. La colonizzazione di Palmarola però non fu così semplice sopratutto per le condizioni proibitive dell’isola, infatti rimase solo un progetto parzialmente realizzato. Nel 1779 vengono completate le ultime opere murarie del porto che durano fino a tutt’oggi.
Da quest’ultimo privilegio si può notare come i primi coloni ebbero notevoli vantaggi rispetto agli altri. I primi poterono scegliersi i terreni migliori e più fertili, con ottima esposizione al sole e facilmente raggiungibili. Di conseguenza diventarono tutti contadini avendo notevoli estensioni di terreno da poter sfruttare. Ai secondi invece toccò molto meno e condizioni meno favorevoli e divennero pescatori. L’effetto di queste scelte si è protratto fino all’avvento, nei primi anni ’70 e del turismo.
Ultimo aggiornamento
23 Luglio 2024, 13:52